Una settimana fa abbiamo raggiunto finalmente il ventunesimo secolo, almeno per quanto riguarda la telefonia. Ha fatto ingresso nella nostra zona industriale nientepopodimenoche…la Fibra!
Ormai sembrava un miraggio ma ad un certo punto i segnali della sua apparizione si sono fatti abbastanza eloquenti con i contatti della TIM che si intensificavano come le scosse che preludono ad un terremoto. Poi nel momento in cui abbiamo deciso di avvalerci di una società diversa dalla prestigiosa compagnia telefonica, il terremoto è diventato uno tsunami. Non ho mai visto un tale accanimento nel cercare di forzare una volontà. Neppure certe compagnie di Assicurazione sono arrivate a tanto.
Per ben due volte sono stato contattato da un centralino che mi comunicava di prendere un appuntamento con un tecnico per la trasformazione della mia linea da ADSL in FIBRA che non avevo chiesto. Poi siccome gli ho comunicato entrambe le volte che non volevo prendere nessun appuntamento, ho ricevuto la conferma da parte del call center dell’appuntamento con il tecnico. E siccome ho telefonato chiedendo che fosse disdetto, per ben due volte sono stato contattato dal tecnico che stava venendo a fare quello che non gli avevamo chiesto grazie all’appuntamento che avevamo disdetto. Un trionfo.
Quando il gestore che abbiamo scelto, una società locale chiamata CLK Italia, si è presentato a fare l’installazione dei nuovi apparecchi ho sinceramente temuto per la nostra incolumità. Ormai ero sicuro che all’ultimo momento un Kamikaze della Tim entrasse imbottito di cordless e cellulari e minacciasse di azionare tutte le suonerie se non avessimo cambiato idea. Per fortuna un po’ di esperienza in queste situazioni l’ho messa su in questi anni, altrimenti oggi avrei di sicuro due gestori da pagare o, nella migliore delle ipotesi, il gestore che non avevo scelto.
Purtroppo per loro la libertà di scelta è un argomento sul quale siamo piuttosto sensibili, del tipo che se qualcuno prova ad imporci qualcosa, quella è la strada maestra per ottenere l’effetto contrario. Ne sanno qualcosa, oltre alle sopracitate compagnie assicurative, anche le banche che da un po’ di tempo a margine di un’operazione cercano più o meno delicatamente di aggiungere prodotti o polizze non richieste.
Insomma le vecchie buone maniere di dare un servizio a qualcuno che lo chiede, sembrano proprio essere passate di moda. Ma che ci volete fare, noi siamo gente all’antica e i nostri clienti non rischiano di sorprenderci di notte nel proprio garage a rubare l’auto per ripararla contro la propria volontà. Se sono fortunati o meno, decidetelo voi.